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Temi Sociali

Madre Terra

Testo di Maria Antonietta Centoducati

Il Pianeta Terra: esempio di un perfetto ecosistema. Bellezza infinita fatta di un mare colorato, di una terra fertile e dai dolci frutti, di pioggia che rinfresca, sole che colora, animali maestosi, aromi e profumi. Tutto questo, che appare così eterno, è in realtà estremamente delicato e bisognoso di equilibrio. L’uomo è in grado di mantenerlo o i sogni di evoluzione lo rendono cieco ai bisogni di Madre Terra? Uno spettacolo di denuncia sociale che propone un “viaggio” dedicato all’ambiente e all’ecosistema, con una particolare attenzione alla cosiddetta “Terra dei Fuochi”. Una serie di testimonianze raccolte dagli attori, brani tratti dalla cronaca, pensieri, per riflettere su un tema di grande importanza e attualità: la salute del nostro pianeta.

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Raga,siete in rete?

Spettacolo sul CYBERBULLISMO - Testo di Maria Antonietta Centoducati

Il Bullismo e il Cyberbullismo rappresentano un allarme sociale che coinvolge un numero sempre più elevato di bambini e adolescenti. I danni provocati da questa forma di violenza colpiscono sia le vittime, sia gli stessi bulli che vengono intrappolati in un vorticoso disimpegno morale, rischiando di non comprendere la gravità e l’entità delle loro azioni. Genitori, insegnanti, educatori, compagni spesso non comprendono la pericolosità del fenomeno e anzi, con il silenzio, lo legittimano. Lo spettacolo nasce da fatti di cronaca recenti e da una serie di testimonianze vere raccolte direttamente dagli attori Centoducati e Binelli che hanno lavorato a questo tema così delicato e importante con i ragazzi e le ragazze che frequentano i laboratori teatrali, raccogliendo un materiale estremamente interessante e prezioso per comprendere il fenomeno da vicino. Queste testimonianze mostrano come il potere del cyberbullo si affermi attraverso il vigliacco anonimato dei rapporti virtuali e si insinui nella vita delle vittime. Uno spettacolo molto coinvolgente su un tema importante e di grande attualità che arriva direttamente al cuore. Alla fine dello spettacolo gli attori sono a disposizione per un dibattito con il pubblico sulla tematica trattata.

Truffati!

In collaborazione con FERCONSUMATORI, SPI e AUSER di Reggio Emilia, le truffe vanno in “scena”
Testo a cura di Maria Antonietta Centoducati

Come difendersi da truffe e raggiri? Come tutelare i cittadini dagli inganni del crimine e come aggiornarsi su tecniche e strategie sempre più raffinate, messe a punto di recente dai truffatori scaltri del terzo millennio? Le truffe vengono raccontate in questo brillante spettacolo: veri e propri casi reali tra i tanti che riempiono le notizie dei quotidiani. A ben vedere, le truffe stesse assomigliano a recite teatrali e se vanno a segno vengono ripetute, in una sorta di malefica tournée. Lo spettacolo mette in scena diversi episodi che riguardano le classiche truffe di raggiro agli anziani, le truffe on.line, le truffe per strada, ma non solo, è rivolto a tutti: racconta di truffe che possono colpire chiunque, proprio perché, solo quando ci accade, ci rendiamo conto quanto sia facile diventare bersaglio di questi raggiri. Al termine dello spettacolo seguirà dibattito con esperti di Federconsumatori, rappresentanti delle Forze dell’Ordine o di altri soggetti aderenti al progetto.

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Voci dalla polvere

Spettacolo/Denuncia sull’ILVA di Taranto - Drammaturgia a cura di Maria Antonietta Centoducati

“La città dei 256 camini” ecco come viene chiamata la città di Taranto ma i camini non sono quelli poetici delle case, bensì i camini dell’ecomostro ILVA. Il più alto si chiama E312. I camini sono sempre accesi, la città si riempie di polvere rossa e nera…veleno. L’ILVA è la più grande acciaieria d’Europa e appartiene al Gruppo Riva dal 1995. Essa è da tempo al centro di un dibattito sull’impatto ambientale. Nel gennaio 2012 dirigenti e proprietari sono stati indagati con l’accusa di disastro colposo e doloso, avvelenamento di sostanze alimentari, omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, danneggiamento aggravato di beni pubblici, getto e sversamento di sostanze pericolose e inquinamento atmosferico. Lo spettacolo vuole far riflettere su questo gravissimo caso di disastro ambientale. Gli attori hanno raccolto testimonianze di uomini e donne di ogni età che vivono o vivevano a Taranto, persone che hanno visto l’ILVA fin da bambini, che conoscono bene i 256 camini e il loro veleno. Le loro storie diventano un unico grido di denuncia sociale

All'alba vincerò 

In collaborazione con Enrico Malferrari presidente del CoNaGGA, Cooperativa Papa Giovanni XXIII di Reggio Emilia, Federconsumatori, SPI CGIL e AUSER di Reggio Emilia consulenza per ideazione del testo: Matteo Iori

“All’Alba Vincerò” è un titolo evocativo e ironico per parlare di un fenomeno sociale di grande importanza: la malattia da Gioco d’Azzardo Patologico. Lo spettacolo procede tra brevi dialoghi e monologhi, tratti da storie vere di giocatori patologici e delle loro famiglie, ma anche racconti di chi è guarito e ora aiuta gli altri a uscire dalla schiavitù del gioco. Storie a tratti drammatiche, a tratti ironiche. Tra un racconto e l’altro compare la figura grottesca della Slot Machine che confida al pubblico la sua esistenza di “mangiatrice di denaro”. Gli attori Maria Antonietta Centoducati e Gianni Binelli danno voce a diverse tipologie di persone prigioniere del mal di GAP (Gioco d’azzardo patologico), personaggi reali, storie vere raccolte dagli attori stessi. Al termine dello spettacolo è possibile organizzare dibattito con l’esperto Enrico Malferrari presidente del CoNaGGA, Coordinamento Nazionale Gruppo per Giocatori d’Azzardo, con la Cooperativa Papa Giovanni XXIII di Reggio Emilia, o altri soggetti aderenti al progetto.

Bianco Sporco

Storie del lavoro che uccide - Di e con Maria Antonietta Centoducati e Gianni Binelli Ovidio Bigi (Pianista)

Uno spettacolo può smuovere le coscienze, può far riflettere, ecco perché è nato “Bianco Sporco”, il cui titolo evoca il fenomeno delle cosiddette morti bianche, dove l'uso dell'aggettivo "bianco" allude all'assenza di una mano direttamente responsabile dell'incidente, sporco, perché c’è sempre un responsabile per ogni morte sul lavoro. Gli attori ci raccontano storie di morti bianche, di vite interrotte a causa della mancanza di attenzione e prevenzione sui luoghi di lavoro, le testimonianze dei familiari, le voci di chi ha lottato e lotta per i diritti e la sicurezza sul lavoro…voci che raccontano storie tutte diverse eppure tutte tragicamente uguali. Un affresco di storie dolorose, di vite spezzate, consegnate a tutti noi per non dimenticare. Lo spettacolo è nato in collaborazione con i Tecnici della Sicurezza del Consorzio Bonifica di Reggio Emilia e ha debuttato il 28 Aprile 2016 presso l’Università di Reggio Emilia nella “Giornata Mondiale Sulla Sicurezza Sul Lavoro”.

Cuori allo specchio

I giovani e lo sballo - Testo di Marisa Antonietta Centoducati

Un viaggio nel mondo dello sballo tra i giovani, un mondo che attira e spaventa allo stesso tempo che trascina e fa star male, che coinvolge e, a volte, uccide. I testi, (tutti originali) ed alcune testimonianze fanno riflettere, sorridere, arrabbiare, piangere. Emerge una forte coscienza del pericolo che rappresentano le droghe e l’alcol, la paura di farsi del male e, allo stesso tempo, la voglia di trasgredire per essere accettati dai coetanei. La musica dal vivo, eseguita dal pianista Ovidio Bigi accompagna e intensifica l’emozionante percorso della lettura, sottolineando atmosfere interiori e stati d’animo. Il reading è stato presentato per la prima volta nel 2008 presso la Sala Teatro S. Agostino di Reggio Emilia in un serata intitolata “Perdersi in un bicchiere” organizzata dall’Associazione Genitori “Un Sasso Nello Stagno”, con l’intervento della Dott.ssa Sandra Bosi, Consulente Regionale sulle Droghe Legali. Sono seguite innumerevoli repliche che hanno offerto il punto di partenza per una graduale presa di coscienza. Attualmente la proposta è stata rivolta a enti culturali ed educativi, in particolare a scuole superiori, nell’intento di offrire un appuntamento che possa porsi come momento di riflessione, presso un pubblico di giovani e di adulti, verso problematiche sempre più presenti nel mondo di oggi, a volte ignorate in quanto entrano ‘silenziosamente’ nella vita sociale.

Domani ti riempio di botte

Storie di bullismo - Testo di Maria Antonietta Centoducati

Testimonianze, Pensieri, forti, toccanti, commoventi, irritanti. Il Recital è un viaggio attraverso le voci di ragazzi e ragazze vittime e carnefici di quel fenomeno, oggi di grande attualità, che porta il nome di bullismo. Un viaggio nel dolore di chi subisce, ma anche nella solitudine e nella sofferenza di chi usa forme di violenza contro altre persone identificate come “più deboli”. Il percorso pone un’attenzione particolare alle dinamiche del bullismo di adolescenti dagli 11 ai 19 anni. Il recital è basato su testimonianze reali, raccolte nel corso di diversi momenti di Teatro-terapia in alcune scuole superiori da Antonietta Centoducati e Gianni Binelli, a cui si aggiungono le riflessioni effettuate con diversi gruppi di adolescenti durante Laboratori Teatrali sul tema. Viene proposta un’interessante indagine sul mondo dei ragazzi, un mondo che coinvolge e, a volte, stupisce, fatto spesso di piccole cattiverie e di grandi paure. Emerge una forte coscienza “dell’assurdità del fare atti di bullismo”, la paura e, allo stesso tempo, la voglia di trasgredire per essere accettati, in un rito sempre uguale che vede “il gruppo” come luogo ideale dove nascondere la difficoltà di crescere, difficoltà che spesso spinge a comportarsi da bulli e bulle per sentirsi più forti.

Energia nella giungla

Testo di M. Antonietta Centoducati e Gianni Binelli - In collaborazione con FEDERCONSUMATORI Reggio Emilia

Cosa succede con l’abolizione del “mercato tutelato” dell’energia? Cosa si intende esattamente con il termine liberalizzazione? Come muoversi nella giungla di società che offrono “vantaggiose offerte al miglior prezzo” ? Queste sono alcune delle tematiche affrontate nello spettacolo. Gli attori Maria Antonietta Centoducati e Gianni Binelli hanno raccolto diverse testimonianze di cittadini di ogni età e propongono una serie di scene ironiche, ma decisamente di grande attualità, sul tema della liberalizzazione e del libero mercato, dando voce ai consumatori che, tutti i giorni, provano a destreggiarsi fra le possibilità che offre oggi il mercato libero in cui è facile perdersi o rimanere vittima di raggiri. Lo spettacolo mette in scena con ironia quello che accade ogni giorno ai consumatori: telefonate indesiderate, attivazione di contratti non richiesti, falsi venditori, «visite» a casa di addetti (di varie aziende) per convincere i malcapitati cittadini-utenti a cambiare le condizioni dei loro contratti di fornitura di energia elettrica e gas. I cittadini si sentono “assediati” è una vera e propria giungla in cui spesso si fa fatica a districarsi . Al termine dello spettacolo (durata 50 minuti) è possibile prevedere un dibattito con esperti di Federconsumatori o di altri soggetti aderenti al progetto.

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